Anche la web TV del comune di Napoli ne ha parlato. In molti giornali hanno trovato questo museo, giustamente, unico nel suo genere.
Difatti, il nuovo Museo dell’Acqua è anche il primo Museo dell’Acqua e si trova proprio a Napoli.
Terra di arte, calore e cultura.
Il primo Museo dell’Acqua nasce a Napoli
L’inaugurazione è avvenuta il 26 giugno 2021. Il nuovo Museo dell’Acqua a Napoli consiste in un percorso museale che si trova nella parte sommersa di Napoli.
Ed ecco che – grazie alla collaborazione fra l’associazione “Pietrasanta Polo Culturale Onlus” e l’Azienda Speciale ABC “Acqua Bene Comune Napoli” – nella Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta è nato il Museo dell’Acqua di Napoli, contornato da magnifici giochi di luci e suoni.
L’inaugurazione del Museo dell’Acqua
Per l’iniziativa hanno partecipato anche il Rettore Vincenzo De Gregorio, rettore della Basilica di Santa Maggiore alla Pietra Santa e Raffaele Iovine, presidente dell’Associazione Pietrasanta.
Vi erano, inoltre, la presidentessa Alessandra Sardu, il sindaco Luigi de Magistris e il direttore dell’ABC Alfredo Pennarola, oltre alla direttrice dell’Archivio di Stato Candida Carrino, il presidente della BBC Banca di Credito Cooperativo Amedeo Manzo e il geologo Riccardo Caniparoli.
Quest’ultimo ha tenuto una lezione sul sottosuolo napoletano per l’evento.
In cosa consiste il nuovo Museo dell’Acqua di Napoli?
Il museo dell’Acqua di Napoli è raggiungibile grazie a quello che viene definito un ascensore archeologico, il quale è stato costruito nel sottosuolo della Pietrasanta e arriva fino a 35 metri sottoterra.
L’idea è di Sergio D’Angelo – Commissario Straordinario dell’ABC – e del presidente della Pietrasanta Raffaele Iovine.
Grazie a questo progetto è stato possibile riattivare due importanti cisterne dell’acquedotto Bolla – le quali avevano funzionato fino al 1885 – presenti nel sottosuolo della Basilica della Pietrasanta.
Ricordiamo che lo spazio dedicato al Museo dell’Acqua è già sito Unesco.
Tutto ciò nasce dove un tempo si ergeva il tempio dedicato a Diana.
Il museo dell’Acqua di Napoli e l’Acquedotto Bolla
Il museo dell’Acqua di Napoli è assolutamente unico nel suo genere, non a caso è il primo Museo dell’Acqua.
Con il suo ascensore archeologico che scende nelle viscere del tufo fino a 35 metri di profondità fino a toccare il decumano maggiore, dove fino al VI secolo d.C si ergeva un tempio dedicato alla Dea Diana, luogo dove poter ammirare i mosaici e i graffiti delle antiche cisterne di epoca romana.
Il Museo dell’Acqua di Napoli permette, quindi, di ottenere un’introspettiva sull’Acquedotto Bolla e alle sue due cisterne, dove la più piccola viene definita la Cisterna dell’anguilla.
Oltre a ciò si potrà visitare la Sala delle Onde, conosciuta anche come la Piscina del Principe, poiché è ubicato precisamente sotto il Palazzo del Principe Gaetano Filangieri d’Arianello.
La Sala delle Onde è larga dieci metri, lunga venti metri per più di cinque metri di profondità ed ha una capacità di 400 metri cubi d’acqua.
Il Museo dell’Acqua e la collaborazione col Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Il Museo dell’Acqua è un progetto tutto in essere; difatti sebbene il percorso con l’ascensore archeologico sia arricchito da giochi di luce, casse che emettono suoni rilassanti e pannelli multimediali interattivi atti ad illustrare la storia dell’Acquedotto e delle due sue cisterne, esso con il tempo subirà altre migliorie con le collaborazioni – già previste – con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Il museo Archeologico Nazionale di Napoli arricchirà il Museo dell’Acqua con reperti tematici.
Il Museo dell’Acqua a Napoli come attrazione turistica
In definitiva questo progetto non è solo nuovo e accattivante – come sappiamo questo Museo dell’Acqua è il primissimo Museo dell’Acqua – ma unisce in un connubio accattivante reperti storici, archeologia, aneddoti di Napoli e ciò che di più prezioso abbiamo, il nostro oro blu: l’acqua.
Questa estate Napoli – grazie anche al suo sindaco – offre una chicca in più per tutti coloro che avranno il piacere di visitarla e di perdersi nell’accattivante modo partenopeo, caotico, artistico, bizzarro e ricco di cultura che è Napoli.
E se dopo il Museo dell’Acqua di Napoli avrete ancora voglia di bearvi del sapore storico dato dai reperti dell’antica Roma, vi consigliamo di passare al sito archeologico di Pompei, dove quest’anno vi sono delle zone nuove da visitare come Villa dei Misteri.
Conclusioni
Se volete visitare un museo nuovo, accattivante, che riesca a mettere d’accordo le comitive più difficili, unendo in un solo museo, arte, storia, mitologia, aneddoti della città, archeologia e creando un clima piacevole grazie al gioco di luci e suoni, allora dovete visitare il nuovo e primo nel suo genere Museo dell’Acqua di Napoli.
Se questo articolo vi è stato utile per scoprire una chicca culturale e artistica del nostro amato Bel Paese, allora vi consigliamo di leggere i nostri altri articoli in merito, di lasciare un messaggio e di condividerci con tutti gli appassionati come voi, perché l’arte è un bene prezioso che non può e non deve scomparire.